Foto da www.altomolise.net.

La storia recente del Campobasso, attraverso gli occhi di chi ha raggiunto la A partendo dal Molise

“Campobasso. una porta versa la Serie A”. La storia della squadra rossoblù attraverso undici suoi protagonisti.

Francesco Andrea Brunale arriva nelle librerie con “Campobasso, una porta verso la Serie A”, opera prima dedicata al Campobasso e a undici giocatori che partendo dal Molise sono arrivati in A.

Si scrive tanto, quasi di tutto: la letteratura del pallone rotola dappertutto. Dalle grandi città alla provincia, dalle biografie ai racconti di stagioni che hanno segnato nel bene e nel male la storia di questo sport. Scrivono in molti ma farlo con originalità, bucando lo schermo come si direbbe al cinema, è sempre più impegnativo. Per questo motivo, libri come “Campobasso. Una porta versa la Serie A” ci sembrano andare verso questa direzione. Uscire dal seminato, cercando di raccontare una storia conosciuta ma in maniera inedita. Lo fa Francesco Andrea Brunale, avvocato nella vita e scrittore sportivo, nato a Campobasso e tifoso dei Lupi, ma soprattutto grande appassionato di calcio.

Come prima opera non poteva non partire dalla sua città, raccontando della parabola calcistica del Campobasso che ebbe il suo acme negli anni Ottanta, con la storica promozione in B, un’avventura durata 5 stagioni e terminata per mano della Lazio del meno nove in uno spareggio a tre con il Taranto che aveva assunto i contorni di una roulette russa. Ma l’opera prima di Brunale non è una cronaca degli avvenimenti “di questi libri ce ne sono molto in città” – spiega l’autore -, ma un racconto delle gesta di chi dal Campobasso ha spiccato il volo verso la A, varcando quella porta riportata nel titolo e debuttando nel massimo campionato italiano. Undici storie di uomini che si sono messi in luce in questa terra incastonata negli Appennini molisani, tra le mura dello stadio Romagnoli, come Carlo Perrone, Domenico Progna, entrambi apprezzati in Serie A con la maglia dell’Atalanta, o Giorgio Corona e Alfanso Camorani che hanno raggiunto la Massima Serie con Catania e Lecce. Passando per Giuseppe Accardi e Alfredo Cariello, capace di segnare un gol alla Juventus, all’esordio in A con l’Ascoli.

Un racconto collettivo nato sui binari, al ritmo monotono del treno sul tragitto Campobasso-Milano che Francesco percorre quasi ogni mese da un po’ di anni a questa parte. “Nei miei continui viaggi in treno verso Milano – spiega Brunale – ho letto molto ma mi affascinavano le storie della provincia e per questo ho deciso di fare qualcosa di mio, sul Campobasso: sulla mia città. Non narrando però del periodo della B ma parlando di quei calciatori che da Campobasso sono arrivati a giocare in Serie A”.

Non si tratta di percorsi lineari ma spesso di strade tortuose che si intersecano anche con le vicende extra sportive del Campobasso, più volte al centro di crisi societarie negli ultimi due decenni. Storie che Brunale recupera dedicando un’intervista a ognuno di questi undici protagonisti, realizzando un patchwork collettivo che racconta un pezzo dei sogni calcistici passati da Campobasso. Come la particolare vicenda di Massimiliano Rosa che dalla C1 con la maglia del Campobasso, nell’1988-89, passa direttamente alla Juventus. “Quella di Massimiliano Rosa – racconta Brunale – è la storia più strana: dopo esser retrocesso in C2 con il Campobasso, si trovò alla Juventus con cui non scese mai in campo in campionato, ma lo fece per una manciata di minuti nella finale di ritorno di Coppa Uefa contro la Fiorentina, poi vinta dai bianconeri. Una sola presenza, sufficiente però per far finire la coppa nel suo personale palmares”.

Nel libro c’è tanto spazio per gli anni della B del Campobasso, soprattutto con aneddoti che arrivano dalle confessioni dei calciatori come quello sull’allenatore svedese Tord Grip che guidò i Lupi nell’ultima stagione in cadetteria. Uno svedese che fu mentore di Sven Goran Eriksson e che nello stralcio di stagione in Molise si inventò la zona a centrocampo, creando più di un grattacapo ai giocatori rossoblù. “Accardi e Perrone – racconta Brunale – parlano di Grip come un allenatore che all’epoca era anni davanti ai suoi colleghi anche se per la mentalità dei calciatori era difficile seguirlo.” Insomma, “Campobasso, una porta verso la Serie A” è un libro che punta a crearsi una proprio spazio nella selva intricata e spesso ridondante della letteratura dedicata al calcio di provincia. L’autore si “sporca” le mani cercando di dare un impriting personale a una storia che ha vissuto da vicino. Una chance la merita.

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